FILOSOFIA E TEOLOGIA
Sito ufficiale dell'Associazione Italiana per gli Studi di Filosofia e Teologia (AISFET)
   
Autore   Massimo NARO
Titolo  
Prima viene l'Ultimo. Un'intuizione per comprendere l'escatologico cristiano
Pagine  
245-263
Abstract  

L’escatologia cristiana tematizza un’importante esperienza credente, di cui danno conto le sacre Scritture: l’avvento salvifico di Dio nella storia comune degli uomini. Il Dio biblico, infatti, non soltanto è «Colui che è», ma anche e soprattutto il «Veniente» e il «Vivente»: si legge così già in Es 3,14 e di nuovo in Ap 1,4 e 1,18. In Ap 1,17b e 2,8 – inoltre – il Risorto si presenta come «il Primo e l’Ultimo». Da qui deriva la comprensione cristocentrica della storia e della sua destinazione, nella prospettiva di una fondamentale dialettica di continuità/discontinuità tra promessa, compimento, anticipazione: secondo il racconto biblico, Dio compie meravigliosamente ogni sua promessa; ma non cessa di promettere nuove meraviglie, più grandi di quelle già compiute, a tal punto che quelle già compiute diventano una sorta di anticipazione di meraviglie ulteriori: così prima viene l’Ultimo, in ogni momento decisivo e in ogni atto liminale dell’esistenza umana.

Christian eschatology develops an important experience of faith: the salvific advent of God in the common history of men. Biblical God is not only “He Who is”, but is also and moreover “He Who comes” and “He Who lives ”, as one can already read in Ex. 3,14 and again in Rev. 1,4 and 1,18. Furthermore, in Rev.1,17b and 2,8 the Resurrected presents Himself as “the First and the Last”. For this reason the Christocentric comprehension of history and its destination implies a fundamental dialectics of continuity/ discontinuity among promise, accomplishment, and anticipation.

     
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