FILOSOFIA E TEOLOGIA
Sito ufficiale dell'Associazione Italiana per gli Studi di Filosofia e Teologia (AISFET)
 
Autore   Giovanni FERRETTI
Titolo  
Kant: un’ermeneutica filosofica del cristianesimo ancora attuale?
Pagine  
571-590
Abstract  

Nel pensiero di Kant sono numerosi gli elementi che possono far pensare ad una sua completa inattualità ai fini di un’ermeneutica filosofica del cristianesimo. Altrettanto numerosi e non meno importanti sono però gli elementi in cui è possibile ravvisare le ragioni di una sua persistente attualità: innanzitutto la forte istanza critica antifondamentalista insita nel suo pressante invito ad uno critico della ragione in teologia. Più in particolare la sua lezione appare tuttora importante per i seguenti punti: 1) la delimitazione dell’ambito di validità della conoscenza scientifica per far posto alla fede razionale in quanto capace di dischiudere lo spazio per il pensiero di quel «mistero assoluto» che noi possiamo conoscere solo come «inconoscibile» e possiamo ammettere appunto solo tramite una speciale forma di «fede razionale»; 2) l’elaborazione di un’onto-teologia «critica» che, seppure dichiarata incapace di dimostrare l’esistenza del proprio oggetto, è in grado di determinarne adeguatamente l’idea in «quanto ideale della ragione», in grado di fornire una «criteriologia del divino» di natura filosofica; 3) l’aver richiamato l’importanza dell’etica come via a Dio e l’aver fatto valere la ragion pratica come correttivo critico degli aspetti sacrali del cristianesimo; 4) l’aver affrontato il «paradosso teologico» per eccellenza, che già san Tommaso d’Aquino formulava dicendo che in questa vita «Deum tamquam ignotum cognoscimus», senza la pretesa di scioglierlo razionalisticamente ma mantenendolo in tutta la sua portata veritativa, salvaguardando così la dimensione del mistero e della trascendenza di Dio; 5) l’aver sottolineato con forza il nesso fondativi tra fede e libertà.

The factors, which lead us to consider Kant’s thinking completely outdated for a philosophical hermeneutics of Christianity, are numerous. But likewise numerous and not less important are the factors in which it is possible to recognize the reasons for its persistent actuality: above all the strong implicit anti-fundamentalism, and particularly 1) the delimitation of the sphere of validity of scientific knowledge; 2) the elaboration of a critical onto-theology; 3) the importance of ethics as a path to God and of practical reason as critical corrective for the sacred aspects of Christianity; 4) the confrontation with the “theological paradox” par excellence – “Deum tamquam ignotum cognoscimus” – without the pretension of solving it; 5) the strong underlining of the founding links between faith and liberty.

     
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