FILOSOFIA E TEOLOGIA
Sito ufficiale dell'Associazione Italiana per gli Studi di Filosofia e Teologia (AISFET)
 
Autore   Giuseppe LIMONE
Titolo   La coscienza morale tra l’universale e il tu
Pagine   246-258
Abstract  

La coscienza morale va indagata come evento strutturale contrassegnato da ben determinate caratteristiche. L’analisi muove dall’individuazione nella coscienza morale di una forma specifica che vien denominata «tuonomicità», all’interno di una situazione in cui il «tu» costituisce il momento interno di un comando essenziale. Nella stessa coscienza morale è da identificare lo stretto legame che tiene insieme il «qui e ora» con la sua «universalità e necessità». L’analisi di un tale evento presuppone l’indagine su tre presupposti essenziali, tutti internamente articolabili in modo ulteriore: 1. la possibilità della coscienza morale, a partire dalla sua libertà, sostenibilità e praticabilità; 2. il rapporto non meramente pratico ma teoretico fra l’universale e il particolare all’interno di un circolo che non è solo ermenutico ma fenomenologico; 3. la connessione ineludibile della coscienza morale con la possibile pluralità dei legami in eventuale conflitto fra loro, insieme con i fenomeni di offuscamento derivanti dalla «falsa coscienza». All’interno di questo ultimo presupposto rimane aperta la dialettica tra la coscienza morale e la gigantesca pressione esercitata su di essa dalla struttura dei condizionamenti storici.

Moral conscience is to be investigated as a structural event marked by well-defined characteristics. Such analysis starts from the spotting, inside a moral conscience, of a specific form called «you-onomy», where «you» is the internal moment of an essential obligation. Within moral conscience itself, the strong relation between the «here and now» and its «universality and necessity» is to be explored. The analysis of such an event implies a research on three fundamental assumptions, each to be possibly structured into further, internal levels: 1. the possibility of a moral conscience, starting from its freedom, sustainability and practicability; 2. the non-practical but theoretical connection between universal and particular inside a circle that is not only hermeneutic but also phenomenological; 3. the inescapable connection between moral conscience and the plurality of ties in potential conflict with one another, along with the obscuring phenomena rising from «false conscience ». Within this last assumption, the dialectic between moral conscience and the huge pressure exerted on it by the structure of historical influences remains open.

     
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