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Kenosis del Logos. Sull’interpretazione di Von Balthasar del giovannismo di Fichte

Filosofia e Teologia XXXVII, 1 (2023), Kenosis. Autosvuotarsi e incarnarsi del divino, pp. 129-139

Per Von Balthasar l'analogia è l'unico mezzo possibile con cui l'uomo può parlare di Dio senza privare Dio del suo mistero assoluto e senza privare il credente della possibilità di articolare una spiegazione della rivelazione divina. L’analogia non allontana né compromette la trascendenza e l’amore di Dio. Per Fichte esiste un'identità tra io e Dio, umano e divino. A causa dell’identitàs entis, che von Balthasar rifiuta in favore dell’analogia entis, la filosofia di Fichte è per von Balthasar un titanismo; tuttavia, ha anche potenzialità mistiche. Il misticismo di Fichte è conforme al Vangelo di Giovanni. La sua parola chiave è la kenosi del logos. Il logos si fa carne e si dona al mondo. La dottrina religiosa di Fichte è in definitiva una logologia

For Von Balthasar analogy is the only possible means whereby man may speak about God without depriving God of his absolute mystery or the believer the possibility of articulating an explanation of divine revelation. Analogy neither distances nor compromises God’s transcendence and love. By Fichte there is an identity between I and God, human and divine. Because of the identitas entis, which von Balthasar rejects in favor of the analogy entis, Fichte’s philosophy is for von Balthasar a titanism; however, it also has mystical potentialities. Fichte's mysticism is in accordance with the Gospel of John. Its key word is the kenosis of logos. The logos becomes flesh and gives himself to the world. Fichte's doctrine of religion is ultimately a logology