Incertezza e bisogno di certezza come condizione originaria dell’esistenza. Una prospettiva kantiana
Filosofia e Teologia XXXVIII, 1 (2024), Abitare l'incertezza, pp. 45-61
L’esistenza umana in quanto esperienza del mondo ed esperienza dell’altro è segnata da una condizione di assoluta incertezza a cui corrisponde il bisogno di superare tale condizione. Questo saggio mostra come al bisogno di certezza la ragione ha risposto in modi diversi, perseguendo cioè, per esempio con Descartes, la certezza oggettiva del sapere oppure, con Kant, la certezza soggettiva del credere. Kant sposta la riflessione dal piano della certezza, che garantirebbe l’oggettività del sapere, a quel piano sul quale essa indica «la sicurezza soggettiva di una conoscenza». Contro il razionalismo cartesiano, Kant individua nella ragione il bisogno di formulare giudizi e di ritener vero qualcosa (das Fürwahrhalten) anche quando essa non può basarsi su fondamenti oggettivi della conoscenza. Il bisogno, per Kant, è un sentimento prodotto dalla ragione. L’articolo intende, dunque, il bisogno di certezza come un bisogno metafisico che caratterizza la ragione umana nella sua esigenza di ritener vero qualcosa e, cioè, di esprimere un giudizio che, in base al diverso grado di verità in esso contenuto, rimanda all’opinare, al credere o al sapere. Alla certezza del sapere a cui tendono gli esseri umani nel tentativo di eliminare l’esperienza originaria dell’incertezza, Kant oppone la certezza morale fondata sulla fede razionale. Secondo l’articolo Kant propone un nuovo modello di ragione che, in base alla fondamentale distinzione tra sapere e conoscere, individua nel credere e nella mancanza di certezza apodittica la possibilità della conoscenza morale.
Parole chiave: incertezza, bisogno, sapere, credere, Kant, ragione
Uncertainty and the Need for Certainty as the Original Condition of Existence. A Kantian Perspective
Human existence as an experience of the world and of others is marked by absolute uncertainty, a condition which needs to be overcome. This paper shows how reason has responded to the need for certainty in different ways, pursuing, for example with Descartes, the objective certainty of knowing or, with Kant, the subjective certainty of believing. Kant moves the reflection from a level of certainty which should guarantee the objectivity of knowledge to a level of “subjective certainty of cognition”. In contrast to Cartesian rationalism, Kant identifies in reason the need to formulate judgments and to take something to be true (das Fürwahrhalten) even when it cannot be based on objective grounds of knowledge. For Kant need is a feeling produced by reason. The paper therefore understands the need for certainty as a metaphysical need of human reason to take something to be true, that is to express a judgment which, based on the different degree of truth contained in it, leads to having an opinion, believing or knowing. Kant opposes moral certainty based on rational belief to the certainty of knowledge towards which human beings tend in an attempt to eliminate the original experience of uncertainty. According to the paper, Kant proposes a new model of reason which, based on the fundamental distinction between knowledge and cognition, identifies the possibility of moral cognition in believing and in the lack of apodictic certainty.
Keywords: uncertainty, need, knowing, believing, Kant, reason